PERCORSI (PRO)POSITIVI

Il progetto

I dati dicono che su 142.000 persone con HIV stimate in Italia, 25.000 non abbiano raggiunto la soppressione virale (condizione che determina buone prospettive di vita, dipende dalla corretta assunzione dei farmaci, rende il virus non trasmissibile ad altre persone). Di queste, circa 8.500 non hanno ancora ricevuto una diagnosi non avendo fatto il test; le restanti, per varie ragioni, non assumono la terapia o non la assumono correttamente. I progressi ottenuti negli ultimi anni hanno comportato un dimezzamento del numero di persone con HIV che non sono in SV, che ha portato alla contrazione del numero di nuove infezioni e di conseguenza delle nuove diagnosi. Tuttavia, emergono criticità nel raggiungimento degli obiettivi di contenimento dell’infezione per sottopopolazioni difficili da raggiungere come IDU (consumatori di sostanze per via iniettiva) e popolazioni più vulnerabili come quelle senza dimora, parte della popolazione straniera, persone con fragilità personali di natura psico-sociale, sex workers. A Bergamo, secondo i dati ufficiali di ASST Papa Giovanni, a fine 2022 erano stimate 3119 persone con HIV, le nuove diagnosi nel 2023 sono state 60 (80 nel 2019, scese a 35 nel 2020 a causa dell’impatto del Covid, risalite a 58 nel 2021 a 57 nel 2022). Le persone in carico sono 2900, mentre si stimano siano più di 100 le persone infette e non ancora consapevoli perchè mai testate. Altre 150 risultano “perse al follow up” e, se alcune si possono essere trasferite in altre strutture ospedaliere, una parte significativa di esse hanno difficoltà di adesione e mantenimento nei percorsi di cura. L’attività condotta dalla rete di Bergamo Fast-Track City ha prodotto risultati significativi, ma è importante continuare a lavorare sull’emersione del sommerso su linkage e retention in care delle persone più fragili.