Il progetto ‘Pronti Partenza ADOss’ di AIPD Bergamo è rivolto a giovani tra i 16 e i 19 anni – Il Presidente Ranica: “Da vent’anni AIPD Bergamo raccoglie la sfida dell’adolescenza”

“La comunità ha bisogno di cambiare il proprio sguardo sui ragazzi. Vederli in un negozio a fare acquisti, ad esempio, aiuta le persone a mutare atteggiamento nei loro confronti, perché li riconoscono come parte attiva nella società”. Patrizia Adosini, presidentessa di AIPD – Associazione Italiana Persone Down di Bergamo, sintetizza, così, il cuore del progetto ‘Pronti Partenza ADOss’, conclusosi a giugno e rivolto a ragazze e ragazzi con Sindrome di Down tra i 16 e i 19 anni.

L’iniziativa, che ha fruito del contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca, ha coinvolto 18 giovani, suddivisi in tre gruppi, ed è l’evoluzione di attività proposte da tempo da AIPD Bergamo, che quest’anno festeggia vent’anni di impegno. ““Negli anni i progetti di AIPD si sono trasformati e sono cresciuti, in parallelo con i cambiamenti dei ragazzi, delle loro competenze e delle loro esigenze”, aggiunge Gabriella Ciullo, responsabile operativa della sezione locale dell’Associazione.

Che cosa propone ‘Pronti Partenza ADOss’?

“È l’occasione per sperimentare la propria autonomia in una stagione (l’adolescenza), in cui emergono con forza i bisogni di relazione e di inserimento nella vita sociale. Da settembre, nel corso di una serie di incontri della durata di tre ore pomeridiane, i 18 giovani hanno vissuto esperienze, con i nostri educatori e volontari, che li hanno chiamati a mettere in gioco differenti competenze, come fare compere in un centro commerciale, visitare Città Alta, darsi appuntamento per un aperitivo, muoversi con i mezzi pubblici, visitare una mostra, sempre muovendosi in un contesto di relazione”, continua Ciullo.

Tutti tasselli di un puzzle che si chiama autonomia e che non ha una sola definizione, come chiarisce la presidentessa Adosini: “Non significa saper fare tutto da soli, ma anche saper chiedere, saper rispettare esigenze diverse dalle proprie, acquisire consapevolezza nelle relazioni, conoscenza e sviluppo della propria identità nella scoperta di ciò che piace e che si desidera, fare esperienza di eventuali conflitti relazionali”. A tutto ciò, si aggiunge anche l’assegnazione di responsabilità mensili, come quella di fare una videochiamata agli assenti, per coinvolgerli e informarli di quanto fatto.

‘Pronti Partenza ADOss’ si contraddistingue per un’attenzione sartoriale. “Costruiamo un percorso pensato per il singolo partecipante, a partire dal gruppo in cui è inserito. Ad ogni incontro corrisponde un’équipe tra educatori, che si confrontano e valutano, di volta in volta, cosa ha funzionato e cosa necessita di modifiche”, precisa Ciullo.

Al termine di questo percorso, “possiamo dire che i ragazzi hanno portato a casa la consapevolezza di essere parte della comunità. Non dimentichiamoci delle famiglie, poi, con cui lavoriamo in sinergia. A noi interessa la sperimentazione, intesa come possibilità di provare. Non conta che tu riesca o non riesca a fare una determinata cosa, conta che tu sia consapevole di ciò che puoi o vuoi fare”. Soprattutto, “è importante offrire strumenti e trasmettere il messaggio che sì, lo potrai fare, anche al di fuori di AIPD”.

Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca, che ha sostenuto il progetto: “Da vent’anni AIPD Bergamo raccoglie la sfida dell’adolescenza per le ragazze e i ragazzi con Sindrome di Down con iniziative e proposte stimolanti. Anche grazie a questo progetto, l’Associazione ha spalancato una finestra su un mondo che chiede di essere visto, riconosciuto, accolto. Quel mondo è il nostro, anche se spesso pensiamo che non lo sia, perché forse non sappiamo come avvicinarci, senza sbagliare. Fondazione supporta tutte le azioni che sono in grado di accompagnarci nella conoscenza reciproca e che fanno dell’autonomia di tutti un traguardo possibile”.