Raggiungimento obiettivo
Il progetto
Da tre anni la parrocchia di Ranica, in linea con la riflessione più aggiornata nella tutela dei beni culturali, ha attuato un impegnativo piano di conservazione programmata del suo patrimonio (un Moroni, due Salmeggia e un Cavagna), condiviso da una comunità che ne ha compreso il valore di investimento per le prossime generazioni. Consentirà di concludere il piano, il restauro in diretta del monumentale capolavoro (cm 500x340) di Francesco Coghetti del “Martirio dei Sette Fratelli Martiri” cui la parrocchia è intitolata. L’opera, che sembra non aver mai subito restauri dalla sua collocazione nel 1857, oggi manifesta sollevamenti, accompagnati da perdite di preparazione e pellicola pittorica, ed è fortemente offuscata da una vecchia vernice fortemente ingiallita. Per non “stressare” uni dipinto così grande con impegnative movimentazioni, il restauro si terrà in loco,coinvolgendo comunità,scuole e pubblico nelle fasi di intervento. La ricerca di autorevoli storici dell’arte della comunità, ricostruirà la travagliata vicenda della pala – al centro di una lunga disputa tra l’artista -intenzionato a dare qui alla luce,dopo il trionfo degli affreschi della cupola del Duomo,il suo “manifesto” in difesa della grande pittura religiosa- e gli eredi dei Morlacchi,i suoi accesi sostenitori bergamaschi: il Vescovo Carlo e l’arciprete Luigi, proprietari della Villa alle spalle della chiesa di Ranica.Una mostra finale riunirà attorno alla pala i bozzetti (Accademia Carrara e privati) e il carteggio originale tra l’artista e i Morlacchi (Biblioteca Mai). Giovani della comunità, formati ad hoc, guideranno il pubblico alla riscoperta dell’opera, di un dimenticato Coghetti,della chiesa di Ranica come "casa" della storia dell'arte bergamasca dal 500 all'800 (Moroni,Salmeggia,Cavagna,Ceresa,Coghetti)