“La Lingua dei Segni come materia scolastica: una sperimentazione per favorire l’inclusione”

Ente Nazionale Sordi sezione provinciale di Bergamo

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Il progetto

Il presente progetto ha come obiettivo quello di far conoscere il mondo della sordità e della lingua dei segni a partire dal luogo educativo eformativo per antonomasia: la scuola. Avvicinare gli alunni a questi temi significa sensibilizzare alla “diversità”, far conoscere loro una realtà poco conosciuta e favorire l’accessibilità e l’inclusione sociale, ma anche dare loro la possibilità di apprendere una lingua nuova, che utilizza un’altra modalità di espressione e il canale visivo-gestuale.
Il 19 maggio 2021 il Decreto Sostegni ha disposto il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) rendendo attuativa la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità che l’Italia aveva ratificato con la legge 18/2009, ma che fino al 2021 non aveva visto concretizzazione. Grazie al Decreto, oggi la Repubblica Italiana riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST).
Emerge quindi chiaramente la necessità di introdurre anche nella realtà scolastica tale lingua e renderla parte della didattica, accanto alle altre materie e alle altre lingue straniere che vengono proposte agli alunni a scuola.
La volontà è quella di avviare una vera e propria sperimentazione nelle classi prime, dove è presente un alunno sordo, proponendo la LIS in modo continuativo e per l’intero anno scolastico, al fine di favorire l’inclusione e l’accessibilità.

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