Il progetto
Il presente progetto, pur ponendosi nel solco della continuità con il precedente, intende fornire risposte ai nuovi bisogni - come ad esempio le conseguenze psicologiche relazionali dell’emergenza sanitaria o la particolare criticità della fase di vita di uscita dal contesto scolastico – in un’ottica dell’empowerment dei destinatari in tutte le fasi del ciclo di vita.
Il nuovo progetto si sviluppa su tre assi fondamentali dell’intervento sociale per la salute mentale: prevenzione, casa, lavoro, integrazione sul proprio territorio. Questi obiettivi devono essere perseguiti in forma coordinata al fine di garantire un soddisfacente recupero delle risorse personali e dell’autonomia degli utenti e consentire la graduale evoluzione delle condizioni personali di chi vive il disagio psichico.
La persona e la famiglia vanno poste al centro del sistema di welfare e deve essere fatta attenzione al loro ruolo sociale, in particolar modo rispetto ai componenti più fragili. La situazione di fragilità sempre più sta interessando la parte giovane e produttiva della famiglia che dovrebbe sostenere la cura ai componenti più vulnerabili.
L’attuale progetto mira all’inclusione di soggetti in tutto l’arco del ciclo di vita della persona, con una particolare attenzione alla fase adolescenziale e giovane-adulti.
Una possibile strada tracciata dalle esperienze dei tavoli di sistema degli ambiti è di lavorare concretamente in rete ciascuno con la propria specifica competenza per dare risposte condivise ma soprattutto per sostenere le persone in difficoltà. L’integrazione è vista come una necessità di risposta complessiva, efficiente ed efficace del sistema di protezione sociale, all’aumento del bisogno, tutela della persona, della famiglia e della comunità.